IL "BONUS PSICOLOGO"

 

Cos'è il bonus psicologo?

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il 27 maggio scorso il decreto contenente le istruzioni e le modalità di erogazione. Il bonus consiste in un contributo in denaro a favore di persone che abbiano bisogno di intraprendere un percorso psicologico con un professionista iscritto all’albo.

Come fare domanda di bonus psicologo?

La domanda di accesso al contributo va presentata online all’INPS, oppure attraverso il contact center di INPS. E' necessario essere in possesso di: SPID, o Carta di Identità Elettronica (CIE), o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Una volta chiuso il periodo valido per presentare la domanda, l’INPS stilerà le graduatorie e individuerà i beneficiari, ai quali comunicherà un codice. Per utilizzare il bonus, in fase di prenotazione il beneficiario comunicherà al professionista il proprio codice univoco.

Come si può spendere il bonus psicologo?

Il contributo viene riconosciuto solo una volta, l'entità varia a seconda dell’ISEE e lo si può spendere per coprire i costi di sessioni di psicoterapia presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti dell'albo degli psicologi, che abbiano aderito all’iniziativa. L’elenco dei professionisti aderenti sarà consultabile attraverso una sezione riservata del sito INPS.

Chi può beneficiare del bonus psicologo?

Il bonus psicologo è stato previsto a favore di persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, per beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

A quanto ammonta il bonus psicologo?

Il contributo copre fino a 50 euro per ogni seduta. All'aumentare dell'ISEE il contributo complessivo si riduce:
ISEE inferiore a 15.000 euro: importo massimo di 600 euro per ogni beneficiario;
ISEE tra 15.000 e 30.000 euro: importo massimo di 400 euro per ogni beneficiario;
ISEE da a 30.001 a 50.000: importo massimo di 200 euro per ogni beneficiario.


Oppure compila il Form

Ci sono rimedi per l'ansia?

Lo stato ansioso è tra le cose più fastidiose che si possano sperimentare.

Se i sintomi dell’ansia si protraggono a lungo nel tempo, si può parlare di Disturbo d’ansia generalizzato, se sono brevi e intensi possono dar luogo al Disturbo di panico.

L’ansia è un disturbo molto comune e si manifesta sia con pensieri (come farò?), sia con comportamenti (per esempio l'evitamento della situazione ansiogena, o rimandare in continuazione), sia con emozioni (paura che agli occhi degli altri sembra insensata) sia con sintomi corporei (aumento del battito cardiaco, capogiro, aumento della sudorazione). La somatizzazione dell'ansia è normale e molto frequente, in articolare, appunto, tachicardia e sudorazione, affanno respiratorio.
Spesso si innesca un circuito in cui le reazioni si influenzano reciprocamente, creando un'ansia crescente.

L'ansia non ha origina dal nulla: talvolta è una reazione appresa nelle relazioni significative primarie, altre volte è legata a contingenze della vita, altre volte si tratta di un disturbo da stress post traumatico.

Esistono tecniche e diversi rimedi , ma occorre non sottovalutarne l'origine e che potrebbe avere un'importante funzione adattiva nella nostra vita (per esempio obbligarci ad arrivare a una verifica o a parlare in pubblico molto ben preparati).

Curiamo l'ansia senza farmaci, salvo le situazioni in ci sia il paziente a chiedercelo.

Cos'è la depressione?

Tutti possiamo attraversare periodi di maggiore o minore tristezza nella nostra vita. Se ti senti di non valere, pensi che non valga la pena progettare per il futuro, ti chiedi che senso abbia la tua vita, potresti però attraversare un periodo di depressione. La depressione è un disturbo dell’umore, che può verificarsi, anche più volte nella vita, in forma di singolo episodio transitorio circoscritto a un certo periodo (episodio depressivo) oppure di un vero e proprio disturbo (disturbo depressivo), di maggiore o minore gravità. La depressione maggiore è uno stato di umore depresso quotidiano, per tutto il giorno e la notte, si ripercuote sul funzionamento sociale, sulla coppia, sulla relazione sessuale, sulla vita familiare e lavorativa. Può provocare senso di spossatezza cronica, insonnia o ipersonnia.
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